rivista di gnomonica... e dintorni


 

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

 

 

Editoriale del n. 31

Fatto 30, facciamo anche 31… e contiamo di continuare a contare, con l’aiuto di tutti. Nonostante il XXIII Seminario Nazionale, che ha impegnato diversi potenziali autori, e le distrazioni estive, anche per questo numero è arrivato parecchio materiale interessante da pubblicare.

Il numero deve ahimè aprirsi ricordando un amico che ci ha lasciato: Alberto Suci, astronomo e gnomonista di valore.

Paolo Albèri torna sulla meridiana di Augusto per puntualizzare un dettaglio sul suo procedimento costruttivo.

Ancora Paolo Albéri, ma insieme con Cesare Lucarini, ci parla della linea meridiana tracciata nel 1998 da Edmondo Marianeschi, in piazza Montecitorio, riutilizzando l’obelisco di Augusto.

Riccardo Anselmi descrive come ha realizzato, insieme con il figlio Andrea William, una meridiana con il tracciato in acciaio tagliato al laser da una lamiera, e annuncia come allo scopo abbia introdotto nel suo software Cartesius Web funzioni aggiuntive, che ora sono disponibili per tutti.

L’articolo di Bruno Caracciolo ci parla di due inusuali strumenti storici, dal nome complicato, che servono a segnalare il passaggio del Sole nel piano orario sul quale sono puntati, tipicamente il piano meridiano.

Gian Casalegno presenta la sua recente App che aiuta a tracciare orologi solari con il cosiddetto “metodo pazienza”, segnalando con un beep l’approssimarsi dei momenti nei quali si devono porre i segni sul muro.

Alessandro Gunella è presente con tre articoli, di poche pagine ciascuno: uno sulla ricerca dei parametri di progetto di una meridiana, uno su un metodo di progetto grafico adatto anche a quadranti non del tutto verticali e uno sulla meridiana a forma di gallo presentata a suo tempo dalla rivista. Di Alessandro Gunella è anche l’unico Contributo Breve di questo numero, che presenta l’ennesima delle sue traduzioni: quella del testo sull’Astrolabio di Stöffler.

Nel maneggiare carte topografiche, qualche gnomonista si sarà trovato in imbarazzo davanti al reticolo chilometrico su esse riportato, in luogo dei classici parametri Latitudine e Longitudine: Michele Mazzucato spiega cosa sia questo reticolo (la base del sistema cartografico UTM) e come possa essere messo in relazione con i parametri classici.

Una Lettera alla Redazione esprime l’entusiasmo di una lettrice davanti al passaggio della macchia di Sole sulla linea meridiana del Duomo di Milano.

Numerose sono le pagine dedicate alle Notizie, che riportano: il resoconto del XIII Seminario Naz. di Gnomonica tenutosi ad Ala di Stura (il file pdf degli gli atti sarà ospitato nel sito di questa rivista); la relazione su una conferenza sugli orologi solari che Guido Dresti e Rosario Mosello hanno tenuto a Domodossola; il racconto dell’esperienza di Eratostene, per misurare il raggio terrestre, rivissuta da un gruppo di ragazzi alla Terrazza delle Stelle di Pieve del Grappa (TV).

Tre sono i libri recensiti: un testo di Mario Arnaldi e Marisa Addomine sulla storia della misura del tempo a Ravenna; un libro del belga John Gueulette sul progetto degli orologi solari con un approccio quasi esclusivamente grafico, partendo dal fascio dei piani orari; una raccolta di saggi di Richard Talbert, uno dei quali analizza quanto i riferimenti orari fossero usati dagli antichi Romani nella loro vita quotidiana.

Per gli appassionati di astrolabi, la pagina dedicata al Web ci presenta siti con qualche gadget sull’argomento.

Chiudono il numero le solite recensioni sulle riviste di gnomonica (7 fascicoli) e l’usuale Quiz.

Buona lettura a tutti !

La Redazione

 


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